LE FERITE DEL BAMBINO INTERIORE
LABORATORIO DI CRESCITA PERSONALE
30 novembre - 1 dicembre
dalle 14.30 alle 18.30 sabato
dalle 9.30 alle 18.00 domenica (con pausa pranzo)
Hai mai sentito parlare del tuo Bambino Interiore?
È quella parte di te che conserva la gioia, la creatività e la meraviglia.
Tuttavia, porta con sé anche emozioni non risolte e ferite profonde che possono influenzare la tua
vita quotidiana.
Unisciti a noi in un viaggio di scoperta e guarigione del cuore.
Impara a riconoscere, abbracciare e nutrire il tuo Bambino Interiore
attraverso tecniche di auto-riflessione, meditazione guidata e altre attività.
Sarai guidato a rilasciare le emozioni limitanti e a ritrovare gioia e vitalità.
Scoprirai come muoverti nel campo morfogenetico per attingere a verità nascoste.
Perché è importante:
Guarigione emotiva: trasformare i conflitti del passato per vivere una vita più serena.
Crescita personale: comprendi meglio te stesso e i tuoi comportamenti per migliorare le tue
relazioni e il tuo benessere.
Creatività e gioia: riscopri la tua creatività innata e ritorna a sorridere.
Non perdere l'opportunità di trasformare la tua vita.
Inizia oggi il tuo percorso verso una maggiore autocomprensione e benessere emotivo
Riconosci. Guarisci il tuo cuore. Evolvi.
APPROFFONDIMENTO con BIOENERGETICA
LE FERITE DEL BAMBINO INTERIORE SONO IMPRESSE NEL e SUL CORPOAPPROFFONDIMENTO con BIOENERGETICA
Il 7- 14 dicembre 2024 dalle15.00 alle 18.00
(lavoro attivo con il corpo)
Le ferite del bambino interiore possono effettivamente manifestarsi nel corpo attraverso
tensioni muscolari e posture, creando delle "corazze"simili a quelle descritte da
Alexander Lowen, il fondatore della bioenergetica. Queste corazze sono schemi corporei
che riflettono traumi emotivi e psicologici
Alexander Lowen, fondatore della Bioenergetica, crede che le emozioni represse si
riflettano nel corpo attraverso tensioni muscolari e posture rigide. Il suo approccio si basa
sull'idea che il corpo e la mente siano interconnessi.
Modalità di lavoro con il corpo:
1. Riconoscimento delle tensioni: i partecipanti vengono incoraggiati a diventare
consapevoli delle aree di tensione nel corpo. Questo può avvenire attraverso esercizi di
respirazione e di consapevolezza corporea.
2. Esercizi fisici: vengono utilizzati una serie di esercizi per stimolare la liberazione delle
tensioni. Questi includono movimenti espressivi, stretching e tecniche di rilascio che
mirano a sciogliere le "corazze" emotive, ovvero i blocchi che impediscono una piena
espressione delle emozioni.
3. Integrazione delle emozioni: Durante il lavoro, i partecipanti sono invitati a esplorare e
riconoscere le emozioni associate alle tensioni corporee. L'obiettivo è integrare queste
emozioni nel corpo, permettendo una maggiore espressione e fluidità.
4. Espressione corporea: La Bioenergetica enfatizza l'importanza di esprimere le emozioni
attraverso il corpo, incoraggiando gesti, vocalizzazioni e movimenti che facilitano la
liberazione delle emozioni represse. Quelle emozioni che sono state generate dalle ferite
profonde quando ancora eravamo bambini e che si sono cristallizzate in alcune parti del
corpo
5. Lavoro sul respiro: Il respiro è visto come un ponte tra corpo e mente. Attraverso
tecniche di respirazione, i praticanti possono aumentare la consapevolezza e promuovere
una maggiore apertura emotiva.
Attraverso questi esercizi si favorisce una connessione più profonda tra le esperienze
emotive e le manifestazioni corporee.
Lavorare su questi aspetti attraverso tecniche di rilascio tensionale, esercizi di
bioenergetica, meditazione e consapevolezza può aiutare a sciogliere le corazze e a
migliorare il benessere generale.
Alexander Lowen, psicoterapeuta e fondatore della bioenergetica, ha esplorato come le
ferite emozionali e i meccanismi di difesa si riflettano nelle strutture fisiche del corpo.
Secondo Lowen, le emozioni non risolte e le corazze emotive si manifestano in modi
specifici attraverso la postura e la tensione muscolare.
COSA SONO I MECCANISMI DI DIFESA
I meccanismi di difesa sono strategie che le persone adottano per proteggersi da stress,
conflitti emotivi e dolori, spesso sviluppati in risposta a esperienze dolorose o ferite del
bambino interiore.
I meccanismi di difesa contribuiscono alla formazione della "corazza" descritta da
Alexander Lowen, che si riferisce a blocchi emotivi e tensioni corporee accumulati nel
tempo. Ecco come avviene questo processo:
1. Negazione delle emozioni: Quando i meccanismi di difesa, come la negazione e la
rimozione, vengono attivati, le emozioni dolorose vengono represse. Questa repressione
porta a tensioni muscolari, poiché il corpo trattiene le emozioni non espresse.
2. Rigidità fisica: L' uso di meccanismi come la razionalizzazione può portare a una
postura rigida e a una mancanza di espressione corporea, poiché la persona cerca di
mantenere il controllo sulle proprie emozioni. Questa rigidità si traduce in tensioni
muscolari e blocchi energetici.
3. Isolamento emotivo: La proiezione e la soppressione possono portare a una
disconnessione dalle proprie emozioni, creando una corazza che impedisce l'accesso a
sentimenti autentici. Questo isolamento si riflette nel corpo, che diventa incapace di
muoversi liberamente.
4. Comportamenti difensivi: La involuzione e la compensazione possono manifestarsi
come comportamenti automatici che alimentano ulteriormente le tensioni. Il corpo risponde
a queste strategie difensive con una rigidità che diventa una parte della personalità.
5. Accumulo di stress: La costante attivazione di meccanismi di difesa genera stress,
che si accumula nel corpo e contribuisce alla creazione di blocchi emotivi. Questi blocchi
si esprimono come una corazza che impedisce una piena esperienza delle emozioni e
delle relazioni.
In sintesi, i meccanismi di difesa creano una corazza emotiva e fisica che limita la capacità
di esprimere e vivere le emozioni, portando a tensioni e disagi. Per Lowen, il lavoro
corporeo e l' integrazione delle emozioni sono essenziali per sciogliere questa corazza e
promuovere la salute psicofisica.